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OMOCISTEINA (Hcys)

fonte http://analisi-cliniche-amato.weebly.com/
OMOCISTEINA (Hcys)

L’Omocisteina è un aminoacido prodotto nel nostro organismo in seguito alla conversione biochimica della metionina.
La metionina
è un aminoacido essenziale regolarmente consumato all'interno della
dieta.
L’omocisteina può seguire due vie metaboliche una che porta alla
formazione di cisteina in presenza di vit. B6 e l’altra nuovamente in
metionina in presenza di Folati (vit. B9) e vit. B12; è da evidenziare
che in questi processi metabolici gioca un ruolo di rilievo anche la
Riboflavina (vit. B2).
La cisteina può essere poi associata all’acido glutammico e alla
glicina per formare il Glutatione con potere antiossidante e
chelante-disintossicante nei confronti dei metalli pesanti quali piombo,
cadmio, mercurio e alluminio.
La metionina può essere metabolizzata in presenza di ATP in
S-Adenosil-Metionina (SAMe) con proprietà antidepressive (viene considerato un utile antidepressivo naturale), antiartritica ed epatoprotettiva (vedi
slide). Infatti il SAMe è il principio attivo del farmaco Samyr.
Quando per cause patologiche, per stile di vita scorretto o assunzione
di farmaci particolari (vedi slide) il metabolismo dell’omocisteina
viene alterato si ha aumento di questa sostanza in circolo che
determina la condizione di Iperomocisteinemia a cui sono correlate una
serie di condizioni patologiche.
Infatti l’omocisteina è sempre più riconosciuta come un importante fattore di rischio per:
- Patologie cardiovascolari con associato rischio di ictus e infarto a
causa della aterosclerosi che viene a crearsi; l’omocisteina sembra
infatti avere un potere aterogeno superiore a quello del colesterolo in
quanto è in grado di convertire il colesterolo in colesterolo LDL ossidato che
sappiamo essere una forma molto più pericolosa, con danneggiamento del
rivestimento interno delle arterie e conseguente loro ispessimento e
irrigidimento;
- Patologie
cerebrali associate a demenza e Alzheimer; sembra confermato il ruolo
chiave dell’omocisteina quale fattore predittivo di sviluppo di
demenza;
- Donne con elevati livelli di omocisteina hanno più difficoltà a
concepire, sono a rischio di aborti precoci ripetuti e hanno due volte
più probabilità di avere complicazioni durante la gravidanza stessa.
- L'osteoporosi è stata fortemente associata a elevati livelli di omocisteina.
Le donne in post-menopausa sono a rischio di bassi livelli di
estrogeni e questo sembra determinare aumenti di omocisteina stessa;
- L’aumento dell’omocisteina sembra essere connesso anche con il diabete:
è stato visto che i diabetici con iperomocisteinemia presentano
rischio di mortalità entro 5 anni aumentato di ben 80% rispetto ai
non-diabetici anch’essi con omocisteina alta;
- Performance ridotte, bassa concentrazione, emicrania e disfunzioni
sessuali (impotenza) sembrano inoltre essere correlate agli alti
dosaggi di questa sostanza.
Si sta facendo sempre più comune l’osservazione che dosare
l’omocisteina sia un modo accurato per determinare la salute oggi e
prevedere le future predisposizioni a malattie più tardi nella vita e che
la chiave per una vita lunga e sana sia quella di mantenere il livello
di omocisteina verso il basso e quello di glutatione verso l’alto.
Si considerano range di normalità valori di omocisteina compresi tra 3 e 15 μmol/l.
E’ però opportuno notare che l’OMS ha posto il valore di 13 μmol/l quale soglia massima per questa sostanza per cui:
- Uomini fino a 13 μmol/l
- Donne fino a 10.1 μmol/l
- Ragazzi fino a 14 anni 11.3 μmol/l
Come si può notare la via per abbassare i livelli di omocisteina, quando questi non sono determinati da malattie genetiche o altre patologie metaboliche, è quella di potenziare la dieta con alimenti ricchi in vitamine del gruppo B specialmente di acido folico.
In presenza di omocisteina alta è sconsigliabile il ‘fai da te’ con l’assunzione di integratori vitaminici casuali, ma è necessario il parere medico in associazione ad un valido biologo/a nutrizionista.
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