Lo zenzero per combattere l’emicrania...ma non solo! FUNZIONA COME UNA MEDICINA: LO STUDIO

Lo zenzero per combattere l’emicrania...ma non solo

FUNZIONA COME UNA MEDICINA: LO STUDIO
Sfidando gli interessi dell’industria farmaceutica (si stima che il mercato globale dei farmaci contro il mal di testa arriverà a valere quasi 4 miliardi di dollari entro il 2020) un gruppo di ricercatori iraniani ha infatti deciso di comparare l’efficacia dello zenzero nella cura del mal di testa con quella del sumatriptan uno dei principi attivi più diffusi al mondo nella terapia farmacologica contro le cefalee. Lo studio è stato condotto in “doppio cieco” una tecnica della sperimentazione scientifica in base alla quale né pazienti, né medici sono al corrente di quale delle due sostanze sia stata somministrata al campione proprio al fine di evitare che eventuali condizionamenti influenzino i risultati. Nel dettaglio, a una dose consigliata di sumatriptan, pari a circa 50 mg, è stata contrapposta una di 250 mg di zenzero in polvere equivalente a circa un ottavo di cucchiaino da caffè: entrambi si sono rivelati parimenti efficaci, alla stessa velocità (circa due ore). Gran parte dei cento pazienti analizzati partiva da un dolore moderato o acuto, ma tutti dopo aver assunto sumatriptan o zenzero (senza sapere quale dei due fosse) hanno costatato che il mal di testa fosse attutito o passato del tutto. Altro dato rilevante è che la stessa percentuale di malati di emicrania sottoposta a una cura invece che un’altra si è dichiarata soddisfatta dei risultati: per i ricercatori, dunque, l’efficacia dello zenzero in polvere nella terapia dei comuni attacchi di emicrania è statisticamente comparabile a quella del sumatriptan.

MENO COSTI E MENO EFFETTI COLLATERALI
Questo studio rappresenta un importante punto di partenza verso una scoperta dall’enorme potenziale tanto medico, tanto socio-economico. Un ottavo di cucchiaino di zenzero è, infatti, circa 3000 volte più economico del farmaco con cui è stato messo a confronto. Non solo: gli effetti collaterali registrati dal gruppo “curato” con la spezia sono risultati significativamente inferiori rispetto al resto del campione. Chi ha assunto la medicina ha accusato diffusamente vertigini, sonnolenza, bruciori di stomaco. Tra coloro i quali hanno, invece, assunto zenzero solo un paziente su 25 ha lamentato disturbi di stomaco.

NON SOLO CONTRO IL MAL DI TESTA
Dopo esserci soffermati sui promettenti risultati di questa indagine relativa al potenziale uso dello zenzero nella terapia contro il mal di testa, è utile ripassare brevemente le altre proprietà accertate di questa preziosa spezia che non dovrebbe mai mancare nella nostra cucina.
Originario dell’Estremo Oriente, lo zenzero appartiene alla specie delle Zingiberaceae, la stessa di curcuma e cardamomo, ed è un potente antinfiammatorio, antibatterico e antivirale naturale. Come per il mal di testa è efficace contro crampi, dolori delle articolazioni e mestruali. La sua capacità di spegnere l’infiammazione ne fa un valido complice anche nella cura dell’asma e nella prevenzione dei raffreddori e malanni invernali. Molto note e apprezzate sono anche le proprietà digestive dello zenzero, efficacissimo nel ridurre la nausea (anche in gravidanza, ma in questo caso consultare sempre il medico prima di assumerlo poiché in dosi elevate potrebbe sortire effetti abortivi), prevenire ulcere e proteggere l’apparato gastrointestinale.  La sua prerogativa di antinfiammatorio ha indotto la scienza a esplorare il potenziale antitumorale dello zenzero con risultati incoraggianti circa il ruolo di coadiuvante nella terapia contro alcuni tipi di cancro, nello specifico al polmone, alle ovaie, al colon, al seno, alla pelle e al pancreas. Lo zenzero è anche un amico dei diabetici poiché rallenta l’assimilazione degli zuccheri da parte dell’organismo contribuendo a mantenerne sotto controllo l’indice glicemico. Al contempo stimola il metabolismo a bruciare più grassi e per questo è convinzione diffusa che “faccia dimagrire”: da solo non basta a tale scopo, ma resta un valido alleato nella guerra ai chili di troppo.

USO E CONSERVAZIONE
In polvere, compresse, estratto o fresco ognuno può scegliere la versione che preferisce per integrare questo vero e proprio farmaco naturale nella propria dieta. Aggiungerlo alle pietanze come condimento o berlo sotto forma di tisana sono indubbiamente le modalità più diffuse e “facili” per garantirsi l’adeguato apporto di zenzero a rafforzare il sistema immunitario.  Basta tagliare e pelare un paio di centimetri di radice e lasciarla in infusione qualche minuto in acqua calda per ottenere una bevanda ottima da gustare anche fredda d’estate e particolarmente rinfrescante. Spesso vi si abbinano limone e miele (che va aggiunto solo quando la bevanda si è raffreddata). Lo zenzero fresco si conserva in frigorifero per diverse settimane, mentre congelato in freezer si mantiene per mesi. Insomma è facile averlo sempre a portata di mano, di gusto… e di salute.

Fonte
Comparison between the efficacy of ginger and sumatriptan in the ablative treatment of the common migraine. Phytother Res 2014 Mar;28(3):412-5.

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