Acidi grassi: omega-5 antinfiammatorio
articolo di Elisa Muzi

Cosa c’è oltre gli omega-3 e gli omega-6, ben più conosciuti? Andiamo alla scoperta di quegli acidi grassi polinsaturi meno “famosi”, ma ugualmente molto importanti per la nostra salute
Acidi grassi: Omega-5
Si tratta dell’acido Punicinico, noto anche come acido tricosanico, un grasso polinsaturo addirittura sconosciuto fino a poco tempo fa.
Il primo a studiarlo e a metterne in luce le incredibili proprietà
benefiche è stato il biochimico di origini russe Zakir Ramazanof.
In particolare, questo acido è importante perché svolge un’azione antinfiammatoria e antidolorifica paragonabile a quella dell’aspirina, dunque utile in situazioni come cefalee e reumatismi. L’aspetto più interessante degli omega-5 riguarda però la prevenzione e la cura di due disturbi prettamente femminili: il cancro alla mammella e l’endometriosi. Se qui da noi sono poco utilizzati, nei centri di chirurgia vascolare degli Stati Uniti rappresentano la cura per eccellenza prescritta per diverse situazioni cliniche.
In particolare, questo acido è importante perché svolge un’azione antinfiammatoria e antidolorifica paragonabile a quella dell’aspirina, dunque utile in situazioni come cefalee e reumatismi. L’aspetto più interessante degli omega-5 riguarda però la prevenzione e la cura di due disturbi prettamente femminili: il cancro alla mammella e l’endometriosi. Se qui da noi sono poco utilizzati, nei centri di chirurgia vascolare degli Stati Uniti rappresentano la cura per eccellenza prescritta per diverse situazioni cliniche.
Dove si trovano?
Gli acidi grassi omega-5 sono naturalmente presenti nel melograno e
in due specie di piante rampicanti appartenenti alla famiglia delle
Cucurbitacee (la stessa dei cetrioli), la Trichosanthes cucumerina e la
Momordica charantia (ampalaya), entrambe tipiche della fascia tropicale e
sub tropicale e coltivate appunto per i loro frutti e le loro foglie
commestibili.
Ma come possiamo assicurarci la giusta dose di questi acidi grassi attraverso l’alimentazione? Il melograno,
purtroppo, è presente sulle nostre tavole solo in determinati periodi
dell’anno, dunque, oltre a mangiare il frutto fresco, possiamo
tranquillamente ripiegare sull’olio di melograno,
disponibile nei negozi di alimentazione naturale e nelle erboristerie.
Al momento dell’acquisto, è importante sceglierne uno preferibilmente
biologico, pressato a freddo e in cui la percentuale di acido punicinico
arrivi almeno al 65%. È sufficiente un cucchiaino raso al giorno da
usare solo come condimento e mescolato con altri oli vegetali; in
alternativa, è possibile ricorrere a un integratore in perle,
sempre però facendo attenzione ad acquistare un prodotto biologico,
certificato e spremuto a freddo. In tal caso, sarà sufficiente assumere
una perla o una tavoletta ogni mattina dopo la colazione per un periodo
non superiore ai tre mesi per poi riprendere, se ritenuto opportuno,
dopo un mese di intervallo.
Quando assumerli?
Un’integrazione di acidi grassi omega-5, visto che non è facile
assumerli con l’alimentazione ordinaria, è raccomandata a tutti coloro
che soffrono di disturbi cardiovascolari e in tutte le manifestazioni
dolorose tipiche delle malattie infiammatorie.
fonte: