il ruolo della vitamina D nel prevenire tumori, malattie cardiache e malattie autoimmuni - Prof. Michael F Holick
Il dott. Michael Holick, professore di medicina, fisiologia e biofisica alla Boston University, è autore del libro “The vitamin D solution”
“C’è una buona documentazione epidemiologica che dimostra come vivere
a latitudini più basse riduce il rischio di molte malattie croniche. Si
è supposto che, poiché la produzione di vitamina D è più efficiente a
basse latitudini, questa potesse essere la spiegazione per queste
interessanti osservazioni. In aggiunta, c’è una crescente evidenza
scientifica la quale suggerisce che aumentando il consumo di vitamina D,
si diminuisce il rischio di sviluppare malattie croniche. Ad esempio, è
stato dimostrato che il trattamento con 2000 UI/die di vitamina D su
bambini dall’età di 1 anno ha diminuito il loro rischio di sviluppare il
diabete mellito di tipo 1 del 80 % durante i succesivi 20 anni.
Inoltre, i bambini appartenenti alla stesso gruppo che erano carenti di
vitamina D a 1 anno di età avevano rischio 4 volte superiore di sviluppo
diabete di tipo 1. Un aumentato apporto di vitamina D è stato associato
ad un ridotto rischio di sviluppare artrite reumatoide. L’esposizione
tramite lettini abbronzanti alle radiazioni UVB che ha determinato un
aumento del 100 % della concentrazione nel sangue di 25(OH), si è
dimostrato efficace nel trattamento dell’ipertensione tra gli adulti.
Tuttavia, gli adulti esposti ad un lettino abbronzante che ha trasmesso
solo radiazioni UVA che non hanno fatto aumentare la concentrazione nel
sangue di 25(OH)D, non hanno riscontrato alcun effetto sulla loro
ipertensione. Vi sono anche prove che un maggiore apporto di calcio e
vitamina D riduce il rischio di sviluppare cancro al colon.
Come è possibile che la vitamina D possa avere una cosi un’ampia gamma di benefici terapeutici in relazione alla salute?
La
risposta si trova nel fatto che i VDR (i recettori della vitamina D)
sono presenti nella maggior parte delle cellule e dei tessuti del corpo*.
1,25(OH)2D è uno dei più potenti regolatori della crescita cellulare,
sia nelle cellule normali che nelle cellule tumorali. È stato suggerito
che un maggiore apporto di vitamina D o l’aumento dell’esposizione alla
luce solare, aumentando la concentraziona nel sangue di 25(OH)D al di
sopra di 78 nmol/l (30 ng/ml), è necessario per una produzione
extrarenale massima di 1,25 (OH) 2D in una ampia gamma di tessuti e
cellule del corpo, inclusi colon, seno, prostata, polmone, macrofagi
attivati e cellule paratiroidee. La produzione locale di 1,25 (OH)2D è
pensata di essere importante per mantenere la crescita delle cellule
sotto controllo e possibilmente impedire alle cellule di diventare
autonome e svilupparsi in una cellula cancerogea non regolata. I
linfociti T e B attivati hanno VDR. 1,25(OH)2D si è dimostrato essere un modulatore del sistema immunitario molto efficace.
In una varietà di modelli animali, è stato dimostrato che il
pretrattamento con 1,25(OH)2D è efficace nel mitigare o prevenire
l’insorgenza di diabete mellito tipo 1, sclerosi multipla, artrite reumatoide, morbo di Crohn.
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Photolysis of provitamin D3 (pro-D3) to previtamin D3 (pre-D3) and thermal isomerization of vitamin D3 in hexane and in lizard skin. In hexane, provitamin D3 is photolyzed to S-cis,S-cis-previtamin D3. Once formed, this energetically unstable conformation undergoes a conformational change to S-trans,S-cis-previtamin D3. Only S-cis,S-cis-previtamin D3 can undergo thermal isomerization to vitamin D3. The S-cis,S-cis-conformer of previtamin D3 is stabilized in the phospholipid bilayer through hydrophilic interactions between the 3β-hydroxyl group and the polar head group of the lipids, as well as through van der Waals interactions between the steroid ring and side-chain structure and the hydrophobic tail of the lipids. These interactions significantly decrease conversion of the S-cis,S-cis-conformer to the S-trans,S-cis-conformer, thus facilitating the thermal isomerization of S-cis,S-cis-previtamin D3 to vitamin D3. Reproduced with permission from Proc Natl Acad Sci USA 1995; 92:3124–6. Copyright 1995 National Academy of Sciences, U.S.A. |
La vitamina D non può più essere pensata come un nutriente
necessario per la prevenzione di rachitismo tra i bambini. La vitamina D
dovrebbe essere considerata essenziale per la salute globale ed il
benessere. La carenza di vitamina D e una ridotta esposizione
solare alle radizioni UVB hanno dimostrato di aumentare il rischio di
molti tumori comuni, diabete di tipo 1, l’artrite reumatoide, sclerosi multipla
e ci sono indicazioni che possono essere associati con diabete di tipo 2
e la schizofrenia. La fotosintesi della vitamina D è stata verificanta
negli organismi viventi per più di 500 milioni anni, e non è
sorprendente che la vitamina D si sia evoluta in un tale importante e
necessario ormone, che agisce come un indicatore di salute e benessere.
La vigilanza nel mantenimento di un normale livello di vitamina D, cioè,
concentrazioni 25 (OH)D di 75-125 nmol / L, dovrebbe essere di elevata
priorità. Monitorare i livelli di vitamina D, con la misurazione di 25 (OH) D dovrebbe essere parte di normali esami fisici annuali“– dr. Michael Holick, professore di medicina, fisiologia e biofisica alla Boston University, autore del libro “The vitamin D solution”
*”Il VDR (il recettore della vitamina D) è presente nell’intestino
tenue, colon, osteoblasti, linfociti T e B attivati, le cellule beta
pancreatiche e la maggior parte degli organi del corpo, compreso il
cervello, il cuore, la pelle, le gonadi, la prostata, il seno e le
cellule mononucleate”.
“The VDR is present in the small intestine, colon, osteoblasts,
activated T and B lymphocytes, β-islet cells, and most organs in the
body, including brain, heart, skin, gonads, prostate, breast, and
mononuclear cells”.
fonte: https://academic.oup.com/ajcn/article/80/6/1678S/4690512
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Schematic diagram of cutaneous production of vitamin D and its metabolism and regulation for calcium homeostasis and cellular growth. During exposure to sunlight, 7-dehydrocholesterol (7-DHC) in the skin absorbs solar UVB radiation and is converted to previtamin D3 (preD3). Once formed, previtamin D3 undergoes thermally induced transformation to vitamin D3. Additional exposure to sunlight converts previtamin D3 and vitamin D3 to biologically inert photoproducts. Vitamin D originating from the diet or from the skin enters the circulation and is metabolized to 25(OH)D3 in the liver by vitamin D 25-hydroxylase (25-OHase). 25(OH)D3 reenters the circulation and is converted to 1,25(OH)2D3 in the kidney by 25(OH)D3 1α-hydroxylase (1-OHase). A variety of factors, including serum phosphorus (Pi) and PTH, regulate the renal production of 1,25(OH)2D. 1,25(OH)2D regulates calcium metabolism through interactions with its major target tissues, ie, bone and intestine. 1,25(OH)2D3 also induces its own destruction by enhancing the expression of 25(OH)D 24-hydroxylase (24-OHase). 25(OH)D is metabolized in other tissues for regulation of cellular growth. |